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Il trattamento della dermatite atopica ha come obiettivi migliorare i sintomi e mantenere il controllo della malattia a lungo
termine.
Parte integrante della gestione della patologia sono la detersione e idratazione della pelle che devono essere effettuati non solo nelle fasi acute, ma anche come mantenimento e prevenzione a lungo termine.


TRATTAMENTO FARMACOLOGICO1

Terapie antinfiammatorie topiche

Corticosteroidi topici: i corticosteroidi topici sono ampiamente approvati come trattamento antinfiammatorio di prima linea a fronte di pochi rischi connessi. La scelta del trattamento topico da preferire si basa su: attività della malattia, età del paziente e localizzazione anatomica.
Inibitori topici della calcineurina: gli inibitori topici della calcineurina sono una classe di farmaci utili per risparmiare
l’applicazione di steroidi topici e sono basate sull’inibizione dell’attivazione e proliferazione delle cellule T cutanee.

Fototerapia
Quando non è possibile avere un buon controllo clinico della malattia con misure topiche, può essere presa in considerazione la fototerapia (di solito non oltre le 4-8 settimane). È necessario valutare attentamente i vantaggi rispetto agli effetti negativi cumulativi a lungo termine, quali l’eritema e la dolorabilità locale, la depigmentazione, il fotodanneggiamento e la cancerogenesi cutanea.

Trattamenti sistemici
Qualora, dopo l’utilizzo appropriato di trattamenti topici e della luce ultravioletta, la terapia non abbia dato risultati apprezzabili, si rende necessario il ricorso alla terapia sistemica che si basa sui corticosteroidi sistemici, da utilizzare solo in casi selezionati e per il trattamento delle riacutizzazioni a breve termine e negli ultimi anni anche sugli anticorpi monoclonali e sulle cosiddette small molecules che hanno come bersaglio diverse citochine e pathway coinvolti nel processo patogenetico. 



IGIENE E CURA DELLA PELLE
Oltre alle terapie topiche e sistemiche, la gestione della DA richiede una serie di pratiche e buone abitudini, che aiutano a prevenire riacutizzazioni e ridurre i sintomi della malattia.
Primo tra tutti il prurito, e il circolo vizioso che scatena (prurito-grattamento-prurito) con il conseguente rischio di infezioni cutanee e stress. Si tratta di azioni quotidiane, accorgimenti e consigli che coinvolgono l’alimentazione, l’igiene, la cura della pelle, l’attività sportiva, l’abbigliamento e altro ancora.
Un appropriato approccio alla detersione e idratazione sono fondamentali nella gestione complessiva della condizione atopica, sia durante i periodi di remissione, sia come complemento o potenziamento degli effetti benefici delle terapie farmacologiche, con possibilità di ridurre nel tempo l’utilizzo di corticosteroidi topici e di allungare l’intervallo tra le riacutizzazioni.
Una crema idratante che comprenda sia agenti occlusivi che emollienti ed umettanti, necessari per diminuire la perdita di acqua attraverso l’evaporazione e, allo stesso tempo, migliorare l’idratazione trattenendo attivamente l’acqua nello strato corneo, può essere la risposta ideale per gestire al meglio la secchezza cutanea del soggetto atopico.
La pelle delle persone con DA è povera di lipidi, colesterolo, e acidi grassi essenziali. Questo la rende secca, vulnerabile e soggetta a irritazioni e fessurazioni.

Azioni consigliate:

  • usare soltanto detergenti delicati (i saponi comunemente utilizzati sono irritanti);

  • evitare di fare il bagno o la doccia con acqua troppo calda: anche le temperature alte possono avere un effetto irritante;

  • applicare regolarmente emollienti dopo il bagno o la doccia quando la pelle è ancora umida per aumentare l’effetto idratante dei prodotti;

  • in caso di infezioni cutanee ricorrenti si possono diluire nell’acqua del bagno sostanze antisettiche una o due volte a settimana;

  • evitare i cosmetici contenenti conservanti e i profumi (chiedere al medico per eventuali prodotti adatti presenti sul mercato).


 

ABBIGLIAMENTO
Per non scatenare reazioni pruriginose va evitato il contatto con fibre irritanti: quindi no a biancheria e abiti di lana sì a vestiti morbidi. Per evitare una sudorazione eccessiva (il sudore favorisce il prurito) scegliere indumenti comodi, larghi e freschi. E infine, di notte, non usare coperte pesanti.


ANIMALI E POLVERE
Le persone con DA dovrebbero evitare il contatto con gli acari della polvere e con gli allergeni rilasciati da cani e gatti, soprattutto in caso di allergie accertate.

Azioni consigliate:

  • ventilare adeguatamente gli ambienti in cui si soggiorna;

  • tenere le stanze areate anche in inverno ed evitare i pavimenti in moquette o troppi tappeti;

  • rimuovere la polvere con panni umidi dalle superfici;

  • usare regolarmente l’aspirapolvere con un filtro adeguato sui pavimenti e sugli arredi;

  • evitare peluche sul letto dei bambini, eccetto i lavabili;

  • lavare la biancheria da letto a temperature alte (maggiori di 55°C) ogni dieci giorni;

  • evitare gli animali da compagnia con pelo, se l’allergia è dimostrata.

 


AL SOLE SÌ (E NO), AL FUMO NO
Di solito il sole è utile: l’esposizione ai raggi solari consolida la remissione e può aiutare a guarire dalle lesioni, infatti. Ma la
sudorazione accentua il prurito, quindi, è importante sapersi regolare, e comunque utilizzare una crema ad alta gradazione, da applicare ogni due ore circa.
In ogni caso non è raccomandato esporre al sole le lesioni acute.
Va invece evitata l’esposizione al fumo, attivo e anche passivo. Sarebbe meglio evitare ambienti molto inquinati.


IL POLLINE
Nei momenti di picco pollinico, le persone allergiche al polline dovrebbero evitare o limitare il più possibile le uscite da casa.

Azioni consigliate:
• in casa si dovrebbero tenere le finestre chiuse e se possibile usare filtri antipolline nel climatizzatore;
• aerare gli ambienti di notte, al mattino presto o quando piove;
• installare filtri per polline nell’auto;
• ricordare che i pollini possono essere trasportati anche da abiti e animali da compagnia.


ALIMENTAZIONE
La dieta delle persone con DA non comporta restrizioni, tranne, naturalmente, nel caso sia stata dimostrata con test allergologico la necessità di escludere uno o più cibi in particolare.
Per preservare e rinforzare il microbiota cutaneo e intestinale, le cui alterazioni sono correlate alla DA, è consigliata l’assunzione di prebiotici, elementi essenziali per l’equilibrio del macrobioti, presenti principalmente in cereali integrali, legumi, ortaggi (asparagi, carciofi, cicoria, cipolla e aglio) ma anche nella banana o nel miele, e probiotici conosciuti comunemente come “batteri buoni”, presenti in alimenti preparati attraverso fermentazione batterica (come yogurt, kefir, sottaceti o alcuni tipi di formaggi).


ATTIVITÀ SPORTIVA
Non ci sono restrizioni per quanto riguarda lo sport: la persona con DA infatti può fare attività fisica come chiunque altro e come tutti trarne beneficio. Tenendo tuttavia presente che la sudorazione aumenta il prurito.

Azioni consigliate:

  • utilizzare un abbigliamento traspirante;

  • preferire le attività all’aperto;

  • dopo ogni allenamento (piscina palestra o parco che sia), fare sempre una doccia e applicare sempre un prodotto emolliente.


 

Riferimenti bibliografici
1. Lindsey M. LePoidevin - Pediatr Dermatol. 2019; 36:36-65.

 

Quanto scritto sopra è da considerarsi informazione divulgativa e qualunque modalità di gestione o terapia è da intraprendersi solo ed esclusivamente dietro indicazione medica.

 

PP-UNP-ITA-3023
 


 

BIBLIOGRAFIA

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