La Dermatite Atopica, detta pure Eczema Atopico, è una infiammazione cronica-recidivante della pelle con una patogenesi complessa che coinvolge predisposizione genetica, squilibrio immunologico, barriera epidermica e fattori ambientali.
Cosa vuol dire atopia?
La Dermatite Atopica rientra nel concetto più ampio di atopia, un tratto ereditario poligenico ad alta frequenza, che raggruppa un insieme di condizioni cliniche: asma allergica, rinosinusite e congiuntivite, dermatite atopica. Questa triade definisce il quadro atopico. L’atopia complessivamente interessa un terzo della popolazione generale.1
L’atopia si può definire come una predisposizione ereditaria del sistema immunitario a rispondere in maniera esagerata e incontrollata a stimoli ambientali, che in soggetti normali non determinano alcuna reazione.²
La Dermatite Atopica è considerata una malattia poligenica in cui il prodotto delle mutazioni geniche interagisce con vari fattori ambientali. Dal punto di vista del sistema immunitario è considerata una reazione abnorme di ipersensibilità da contatto.³ Un altro fattore è una ridotta produzione o funzione di una sostanza, chiamata filaggrina, che comporta il depauperamento della barriera epidermica e della idratazione naturale della pelle.⁴
Il ruolo del microbiota
Ricerche recenti hanno messo in luce il ruolo del microbiota intestinale e cutaneo come uno dei possibili fattori coinvolti nella dermatite atopica.
Alcuni meccanismi che causano l’infiammazione tipica delle malattie croniche della pelle sarebbero proprio legati a una disbiosi, cioè a squilibri tra le diverse popolazioni di batteri che popolano sia l’intestino, sia la pelle.
Il microbiota intestinale è coinvolto processo digestivo, degradando alcuni componenti del cibo e consentendo di assimilarne i nutrienti. Ma funziona anche come barriera capace di filtrare le sostanze, proteggendoci da quelle potenzialmente nocive. Inoltre, influisce direttamente sul nostro sistema immunitario.
Nelle persone con dermatite atopica lo squilibrio del microbiota intestinale (la prevalenza di alcuni batteri su altri) causa un aumento della permeabilità della barriera intestinale lasciando le porte aperte ad agenti infettivi e patogeni che, a sua volta, provoca un’attivazione della risposta immunitaria, innescando l’infiammazione.⁵
Il microbiota cutaneo ha un ruolo nella funzione di barriera cutanea e anche in questo caso le variazioni e gli squilibri nella comunità batterica della pelle sarebbero associate all’insorgenza della Dermatite Atopica.⁶
Esordio e manifestazioni
Generalmente la Dermatite Atopica compare nei primi anni di vita, ma la malattia può manifestarsi anche in età adulta.
Nella fase acuta le lesioni, sotto forma di vescicole essudative, accompagnate da prurito intenso, spesso incontrollabile, sono rosse, spesse o a chiazze squamose o a placche che si lesionano con il grattamento; nella fase cronica, il grattamento e lo sfregamento danno luogo a lesioni squamose secche.
Frequenti le infezioni batteriche secondarie, i pazienti atopici sono anche predisposti alle infezioni cutanee virali.7
La diagnosi
La diagnosi di Dermatite Atopica è esclusivamente clinica. L’anamnesi personale e famigliare è importante. Talvolta bisogna ricorrere alla diagnosi differenziale con altre dermatosi, ad esempio la dermatite seborroica, la dermatite da contatto, la dermatite nummulare e la psoriasi. Non esiste un test di laboratorio per la Dermatite Atopica, sebbene i test per le allergie tipo I possano aiutare a confermare una diatesi atopica.8
Spesso, nei bambini la Dermatite Atopica migliora entro i 5 anni di età, ma sono possibili riacutizzazioni frequenti nell’adolescenza e in età adulta. Le femmine, i pazienti con malattia severa, l’esordio in età precoce, l’anamnesi famigliare e un’associazione con asma e allergie, depongono per una maggiore probabilità di sviluppare una patologia di lunga durata.9
Riferimenti bibliografici
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PP-UNP-ITA-3023
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