Come funziona l’immunizzazione materna e perché è importante per il bambino
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Intelligenza Artificiale: i Tre Principi di Pfizer per una gestione etica e responsabile
In che modo l’immunizzazione materna offre importanti protezioni ai bambini e li aiuta a crescere sani, prima che diventino idonei a ricevere i vaccini?
A questo tema è dedicato il secondo appuntamento del blog «Science Will Win», lo spazio mensile dedicato ai grandi temi globali della salute e alla scienza, esplorati attraverso contenuti firmati da persone che lavorano in Pfizer e contributi di medici, scienziati, ricercatori.
L’istinto di protezione nei confronti del bambino inizia già quando il feto è nel grembo della mamma, che in genere lo mette in pratica occupandosi della cura prenatale, assumendo vitamine e dando priorità al riposo e a una dieta salutare. Un altro passo altrettanto cruciale, anche se meno discusso, che la futura mamma può intraprendere, è vaccinarsi durante la gravidanza.
Un breve sguardo alla storia dell’immunizzazione materna ci aiuta a capire che gli anticorpi forniti dalla vaccinazione possono essere uno dei doni più grandi che una mamma può fare ai propri figli. Negli ultimi 200 anni, gli scienziati hanno documentato l’enorme impatto che la vaccinazione ha sulla salute del feto – effetti che si estendono dalla gravidanza all’infanzia e contribuiscono alla salute pubblica generale aiutando i bambini a combattere le malattie e a crescere sani.
La scienza parla chiaro: l’immunizzazione supporta la salute infantile. Il Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti raccomanda alle donne di effettuare diverse vaccinazioni durante la gravidanza per proteggere i loro bambini. L’immunizzazione materna offre protezioni importanti nei primi mesi di vita di questi ultimi, prima che diventino idonei a ricevere i loro primi vaccini.1
La storia della vaccinazione durante la gravidanza
L’immunizzazione delle donne durante la gravidanza ha una lunga storia. I vaccini materni hanno portato al miglioramento della salute della mamma e del bambino sin dal 1800.
Il vaiolo risultava più grave durante la gravidanza e uno studio non controllato scoprì che la vaccinazione durante la gravidanza aiutava a proteggere i bambini da questa malattia nei primi anni della loro vita. Negli anni ’40, la somministrazione alle mamme del vaccino a cellula intera contro la pertosse ha dimostrato un efficace trasferimento degli anticorpi ai bambini. Negli anni ’50 e ’60, la vaccinazione antipolio e quella contro l’influenza sono state raccomandate e ampiamente implementate per contrastare l’aumento della mortalità nelle gestanti e la diffusione della poliomielite.2
La sicurezza dei vaccini nelle donne in gravidanza, tuttavia, è sempre stata motivo di preoccupazione. È difficile stabilire una relazione causale tra i vaccini e gli eventi avversi in gravidanza o in un bambino piccolo;3,4 esistono però moderni sistemi di sorveglianza come il Vaccine Adverse Event Reporting System che permettono di raccogliere informazioni e proteggere la salute pubblica.
Che cos’è l’immunizzazione materna
L’immunizzazione materna trae vantaggio dal naturale processo della gravidanza. A partire dal secondo trimestre di gestazione, e con un picco durante il terzo trimestre, gli anticorpi (molecole che contrastano le malattie) passano naturalmente dalla madre al bambino attraverso la placenta.3
Gli anticorpi materni proteggono i bambini dalle infezioni, e le vaccinazioni offrono livelli più alti di questi anticorpi, fornendo ancora più protezione ai bambini nei primi mesi di vita, prima che questi ultimi diventino idonei a ricevere direttamente i loro primi vaccini.3 I vaccini permettono alla mamma di passare al bambino gli anticorpi che ha sviluppato a seguito della loro somministrazione. La capacità dei vaccini di trasferire una protezione passiva al bambino quando ancora si trova nel grembo della mamma è il motivo per cui l’American College of Obstetricians and Gynecologists approva e promuove l’immunizzazione materna.4
Quando una donna incinta riceve un vaccino, si attiva il sistema immunitario materno. Questo stimola gli anticorpi IgG (immunoglobulina G) che, dal circolo sanguigno della madre, passano al bambino attraverso la placenta e in seguito, essendo secreti nel colostro e nel latte, attraverso l’allattamento.2,3
Gli anticorpi materni aiutano a proteggere il bambino alla nascita e nei mesi successivi.
Infatti, grazie al meccanismo tramite il quale la placenta trasferisce gli anticorpi al feto, la concentrazione fetale di IgG è solitamente superiore a quella degli anticorpi presenti nel circolo sanguigno della madre, nel caso dei neonati a termine (dopo 40 settimane di gestazione).2 L’accumulo di anticorpi protettivi IgG in un feto, tuttavia, si verifica solo se la mamma possiede gli anticorpi o si è vaccinata durante la gravidanza. Una volta nato, il bambino può continuare a ricevere gli anticorpi dal latte materno.3
PhD, Vice President of Viral Vaccines, Vaccine Research and Development di Pfizer
"Si tratta di un processo attivo", osserva Kena A. Swanson, PhD, Vice President of Viral Vaccines, Vaccine Research and Development di Pfizer. "La placenta pompa gli anticorpi della mamma nel circolo sanguigno del feto, quindi spesso è possibile che, una volta nato, il bimbo abbia una concentrazione di difese immunitarie anche più alta di quella della mamma".
L’immunizzazione materna
L’immunizzazione materna è una risorsa che consente alle mamme di passare al loro feto anticorpi specifici per malattia nella seconda metà della gravidanza, permettendo al bambino di essere protetto nei suoi primi mesi di vita, che sono i più vulnerabili. Ecco come funziona.
La mamma in attesa riceve un vaccino contro una specifica malattia.
Il suo sistema immunitario aumenta i livelli esistenti di anticorpi in risposta al vaccino, oppure li crea.
Questi anticorpi sono noti come immunoglobuline G, IgG in breve, l’unica classe di anticorpi in grado di essere passati attraverso la placenta.
Viaggiando nel flusso sanguigno della mamma, questi anticorpi arrivano alla placenta. La placenta è l’organo dal quale il feto riceve nutrimento e ossigeno.
Una molecola helper, il recettore neonatale Fc (FcRn), si lega alle IgG “pompandole” nel sangue del feto attraverso la placenta.
Il feto riceve le IgG, che entrano nel suo circolo sanguigno, pronte a proteggerlo alla nascita e nei primi mesi successivi a questa.
Spesso, nel feto, le concentrazioni di anticorpi protettivi risultano più elevate di quelle presenti nella mamma.
Nel neonato, i livelli di IgG vengono mantenuti all’incirca per sei mesi, proteggendolo proprio nel periodo in cui è più vulnerabile.
Fattori che impattano sul trasferimento degli anticorpi da madre a feto nell’immunizzazione materna.
1. Il livello degli anticorpi della madre.
2. Condizioni già esistenti nella madre – diabete, ipertensione o HIV – che possono compromettere la salute della placenta.
3. L’età del feto al momento della vaccinazione della madre.
L’efficacia dell’immunizzazione materna
L’efficacia e la sicurezza dell’immunizzazione materna si sono evolute in modo costante nel tempo: e in tutto il mondo gli scienziati contribuiscono regolarmente a rendere informato il pubblico. Oggi, ad esempio, sappiamo che il vaccino antinfluenzale è la protezione più importante contro la sindrome influenzale.5 Esso protegge sia la mamma che il feto dal virus: gli studi dimostrano che la vaccinazione riduce del 40% il rischio di ospedalizzazione per influenza delle donne in gravidanza.2,6
Il vaccino per il COVID-19 ha un effetto protettivo simile. Se somministrato durante la gravidanza, stimola la produzione di anticorpi IgG anti-spike che possono proteggere neonati e bambini dal virus.7
Grazie a risultati come questi, le raccomandazioni per l’immunizzazione materna sono state ampiamente accettate. Queste raccomandazioni sono state supportate da studi a lungo termine sugli effetti dei vaccini su gravidanza, feti e neonati. Per anni, gli esperti nel campo della salute hanno raccomandato le vaccinazioni materne, inclusi i vaccini tossoide tetanico, tossoide difterico ridotto e pertossico acellulare (Tdap), nonché l’anti-influenzale.1
Il futuro dell’immunizzazione materna
La scienza dell’immunizzazione, e dell’immunizzazione materna in particolare, continua a fare progressi. Gli scienziati acquisiscono sempre maggiori informazioni sui processi immunologici delle gravidanze standard e il processo di sviluppo dei nuovi vaccini include sempre più spesso donne in attesa.8
Conferenze come ilFifth International Neonatal and Maternal Immunization Symposium anticipano il futuro dell’immunizzazione in un’area di grande attenzione, cioè quella dei vaccini materni, revisionando programmi pronti per essere inseriti in trial clinici e colmando il divario tra scienza dell’immunizzazione e politiche della salute pubblica.9
Molti ricercatori e team di sviluppo riconoscono l’importanza di creare vaccini che aiutino in modo specifico la salute delle donne in gravidanza e dei loro bambini.
L’RSV è un normale virus che solitamente causa una sintomatologia leggera (simile a un raffreddore) negli adulti sani, ma che può sviluppare una malattia potenzialmente grave nei bambini piccoli.10 "L’RSV, ad esempio, è responsabile di oltre 45.000 morti infantili ogni anno, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, ed è la prima causa di ospedalizzazione infantile nel mondo sviluppato”, osserva Kena A. Swanson.
I batteri del GBS sono naturalmente presenti nel corpo umano,11 ma sono una causa comune di infezione potenzialmente grave nei neonati, con i batteri che infettano il sangue, i polmoni o il sistema nervoso centrale, dove possono causare sepsi, polmonite o meningite12. RSV e GBS sono entrambe infezioni che possono essere devastanti per i piccoli.
Senior Vice President and Chief Scientific Officer di Pfizer Vaccine Research and Development
Il futuro dell’immunizzazione materna, tuttavia, è incoraggiante. Per questo, Annaliesa Anderson, Senior Vice President and Chief Scientific Officer di Pfizer Vaccine Research and Development, crede che si stia prospettando un nuovo orizzonte per la salute della mamma e del bambino.
Il nostro augurio è un futuro fatto di gravidanze più sane, bambini più sani e un livello più alto di salute pubblica, con persone sempre più informate sulle vaccinazioni materne e che traggono vantaggio dalle risorse a loro disposizione.
Bibliografia
1. Why Maternal Vaccines are Important. U.S. Centers for Disease Control and Prevention. https://www.cdc.gov/vaccines/pregnancy/hcp-toolkit/important-maternal-vaccines.html. Ultimo aggiornamento: 15 agosto 2017. Ultimo accesso: 24 aprile 2023.
2. Chu HY, Englund JA. Maternal immunization. Birth Defects Research. 2017;109(5):379-386. https://onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1002/bdra.23547. Ultimo accesso: 24 aprile 2023.
3. Faucette, A.N., Pawlitz, M.D., Pei, B., et al. Immunization of pregnant women: future of early infant protection. Human Vaccines and Immunotherapies. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4685701/. Data pubblicazione: 14 settembre 2015. Ultimo accesso: 24 aprile 2023.
4. “Maternal Immunization.” American College of Obstetricians and Gynecologists. https://www.acog.org/clinical/clinical-guidance/committee-opinion/articles/2018/06/maternal-immunization. Ultimo aggiornamento: Giugno 2018. Ultima riconferma: 2021. Ultimo accesso: 24 aprile 2023.
5. A Strong Defense Against Flu: Get Vaccinated. Centers for Disease Control and Prevention. https://www.cdc.gov/flu/pdf/freeresources/general/strong-defense-against-flu.pdf. Ultimo accesso: 24 aprile 2023.
Influenza (Flu) Vaccine and Pregnancy. Centers for Disease Control and Prevention. https://www.cdc.gov/vaccines/pregnancy/hcp-toolkit/flu-vaccine-pregnancy.html. Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2019. Ultimo accesso: 24 aprile 2023.
6. Influenza (Flu) Vaccine and Pregnancy. Centers for Disease Control and Prevention. https://www.cdc.gov/vaccines/pregnancy/hcp-toolkit/flu-vaccine-pregnancy.html
Aggiornato il 12 dicembre, 2019. Ultimo accesso 23 Aprile 2023.
7. Shoook, L.L., Atyeo, C.G., and Yonker, L.M. Durability of Anti-Spike Antibodies in Infants after Maternal COVID-19 Vaccine or Natural Infection. JAMA. 2022;327(11):1087-1089. https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2788986 Ultimo accesso 24 Aprile 2023.
8. Engmann C, Fleming JA, Khan S, et al. Closer and closer? Maternal immunization: current promise, future horizons. Journal of Perinatology. 2020;40(6):844-857. https://www.nature.com/articles/s41372-020-0668-3 Ultimo accesso 23 Aprile 2023.
9. Sadarangani M, Kollmann T, Bjornson G, et al. The Fifth International Neonatal and Maternal Immunization Symposium (INMIS 2019): Securing Protection for the Next Generation. mSphere. 2021;6(1). doi:10.1128/mSphere.00862-20. Ultimo accesso 24 Aprile. 2023.
10.Respiratory Syncytial Virus Infection (RSV). Centers for Disease Control and Prevention. https://www.cdc.gov/rsv/index.html Rivisto 18 Dicembre, 2020. Ultimo accesso 2 Dicembre 2023.
11. Causes and How it Spreads. Centers for Disease Control and Prevention. https://www.cdc.gov/groupbstrep/about/causes-transmission.html Rivisto 18 Ottobre, 2022. Ultimo accesso: 24 Aprile 2023.
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