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Cachessia in oncologia: una condizione complessa, da intercettare con tempestività

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Intelligenza Artificiale: i Tre Principi di Pfizer per una gestione etica e responsabile

Febbraio 2025

"Cachessia" è una parola che arriva dal greco, e letteralmente significa "costituzione cattiva": questa sindrome,
responsabile del 20-30% dei decessi nelle persone colpite da tumore1,2,3,4 è infatti caratterizzata da perdita di peso e riduzione della massa muscolare. Va incontro alla cachessia fino all'80% dei pazienti oncologici in fase avanzata, con un peggioramento di prognosi e aspettativa di vita.2,5,6
La collaborazione tra specialisti è fondamentale per individuare precocemente le persone a rischio e intervenire con tempestività, soprattutto attraverso un’adeguata valutazione nutrizionale.

La cachessia è una sfida clinica di grande complessità, che provoca uno stato di deperimento organico nelle persone affette da alcune condizioni infiammatorie. Quando è associata al tumore si parla di cachessia tumorale o neoplastica.
Si tratta di una sindrome multifattoriale, il cui sviluppo è determinato da fattori correlati al tumore e variabili specifiche del paziente.
L’esposizione prolungata ai trattamenti chemioterapici influenza sia il metabolismo che la regolazione al livello centrale delle sensazioni di appetito e sazietà. A esacerbare il quadro, la ridotta funzionalità gastrointestinale insieme alla fatigue cronica.

Le Linee Guida Internazionali forniscono indicazioni per lo screening e la diagnosi della cachessia nel tumore, e suggeriscono interventi come l'esercizio fisico, i trattamenti farmacologici e il supporto nutrizionale precoce. Tuttavia, come emerge dai dati di real world, la cachessia viene spesso diagnosticata soltanto nelle fasi terminali della patologia oncologica. Invece è importante intervenire con tempestività, soprattutto attraverso una corretta valutazione nutrizionale.

Sono 4 i pilastri su cui fare leva per affrontare la cachessia: pronta individuazione dei pazienti a rischio, nutrizione clinica, collaborazione multidisciplinare e valorizzazione delle risorse disponibili.
Anche la medicina personalizzata deve scendere in campo, garantendo una gestione differente dei pazienti in trattamento oncologico attivo e dei pazienti in follow up. Inoltre, la telemedicina e le applicazioni web‑based rappresentano validi strumenti per il monitoraggio: la “linea diretta” tra pazienti e operatori sanitari facilita un intervento rapido e personalizzato, che può avere un impatto positivo su outcome, benessere e sopravvivenza.
A oggi non sono disponibili terapie approvate per il trattamento della cachessia oncologica, e vengono utilizzati progestinici, antipsicotici, altri modulatori neuroendocrini e cortisonici (non scevri da importanti eventi avversi). Negli ultimi anni, però, la ricerca ha aperto la strada alla sperimentazione di nuove molecole in grado di migliorare la qualità di vita dei pazienti, grazie alla scoperta di pathways implicati nella progressione della patologia.

È importante aumentare la consapevolezza degli specialisti sulla cachessia, in modo che siano chiari i criteri per identificare i pazienti a rischio.
Occorre inoltre incentivare la collaborazione multidisciplinare tra i vari specialisti (oncologi, nutrizionisti, radiologi) per gestire sin dall’inizio le persone che potrebbero sviluppare questa delicata condizione clinica.


Carlotta Bianchini
Medical Affairs Scientist in Primary Care


 

Bibliografia
1)    Law ML. Cancer cachexia: Pathophysiology and association with cancer-related pain. Front Pain Res (Lausanne). 2022 Aug 22;3:971295. doi: 10.3389/fpain.2022.971295. PMID: 36072367; PMCID: PMC9441771.
2)    Arends J, Strasser F, Gonella S, Solheim TS, Madeddu C, Ravasco P, Buonaccorso L, de van der Schueren MAE, Baldwin C, Chasen M, Ripamonti CI; ESMO Guidelines Committee. Electronic address: [email protected]. Cancer cachexia in adult patients: ESMO Clinical Practice Guidelines. ESMO Open. 2021 Jun;6(3):100092. doi: 10.1016/j.esmoop.2021.100092. PMID: 34144781; PMCID: PMC8233663.
3)    Fearon K, Strasser F, Anker SD, Bosaeus I, Bruera E, Fainsinger RL, Jatoi A, Loprinzi C, MacDonald N, Mantovani G, Davis M, Muscaritoli M, Ottery F, Radbruch L, Ravasco P, Walsh D, Wilcock A, Kaasa S, Baracos VE. Definition and classification of cancer cachexia: an international consensus. Lancet Oncol. 2011 May;12(5):489-95. doi: 10.1016/S1470-2045(10)70218-7. Epub 2011 Feb 4. PMID: 21296615.
4)    von Haehling S, Anker SD. Cachexia as a major underestimated and unmet medical need: facts and numbers. J Cachexia Sarcopenia Muscle. 2010 Sep;1(1):1-5. doi: 10.1007/s13539-010-0002-6. Epub 2010 Oct 26. PMID: 21475699; PMCID: PMC3060651.
5)    Bossi P, Delrio P, Mascheroni A, Zanetti M. 
The Spectrum of Malnutrition/Cachexia/Sarcopenia in Oncology According to Different Cancer Types and Settings: A Narrative Review. Nutrients. 2021 Jun 9;13(6):1980. doi: 10.3390/nu13061980. PMID: 34207529; PMCID: PMC8226689.
6)    Kwon M, Kim RB, Roh JL, Lee SW, Kim SB, Choi SH, Nam SY, Kim SY. Prevalence and clinical significance of cancer cachexia based on time from treatment in advanced-stage head and neck squamous cell carcinoma. Head Neck. 2017 Apr;39(4):716-723. doi: 10.1002/hed.24672. Epub 2016 Dec 21. PMID: 28000343.

 

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