Dallo scorso 9 marzo, le donne vittime di violenza, insieme ad altre persone in condizioni di vulnerabilità sociale ed economica del territorio ascolano, potranno svolgere periodi di tirocinio nello stabilimento Pfizer di Ascoli, con l’obiettivo di riattivarsi, reinserirsi socialmente e acquisire nuove competenze.

Pfizer ha, infatti, scelto di aderire ai Tirocini di Inclusione Sociale (TIS) nei quali sono già coinvolte oltre 100 realtà pubbliche, private e del terzo settore, attive sul territorio.

“Siamo davvero orgogliosi di entrare a far parte di questo progetto – ha affermato Rossella Bruni, Direttore e Amministratore Delegato dello stabilimento Pfizer. - Mi complimento con tutti i soggetti istituzionali che sin da subito hanno creduto al valore sociale costituito dal supporto alle persone più fragili. Molto spesso si tratta di donne che vivono situazioni di violenza e disagio, ed è molto significativo che questa firma sia stata siglata il giorno dopo l’8 marzo. Come donna, che dirige un importante stabilimento produttivo di una multinazionale del farmaco, che da sempre crede nei valori della diversità ed inclusione e dove quasi la metà dei dipendenti è donna, vi confermo che siamo a disposizione per aiutare concretamente chi ne ha più bisogno”.

Si tratta di progetti di inclusione promossi dall’Ambito Territoriale XXII - comune capofila di Ascoli Piceno, rivolti a persone in carico ai servizi sociali che affrontano situazioni di disagio personale e sociale.

I tirocinanti, dopo un periodo di formazione e informazioni sui modelli e protocolli aziendali adottati, potranno sperimentarsi all’interno dell’azienda, sotto la guida e la supervisione di un tutor.